Iai no kokoro

IAI NO KOKORO –  L’ANIMA DELLO IAI

 

da: isononami.it/SFONDI/Ono_Kumao_Hoki.pdf

«Una volta che la mano ha afferrato l’impugnatura, l’azione dell’estrazione è simile a una sorgente d’acqua che sgorgando dalla roccia avanza verso valle, scorre e poi diventa fiume e termina alla fine in una cascata impetuosa.

 

Dopo, nessuna onda, nessun suono.

La sensazione deve essere come di un profondo abisso, ricolmo e immoto sin dalla notte dei tempi.

 

A proposito dell’istante in cui si taglia, dai tempi antichi si tramanda la frase : “ken to ichi nyô” ( essere uno con la spada ), per far questo è necessario unificare in un tutt’uno bilanciato l’ intero corpo in ogni sua parte, non morbidi ma non rigidi, non duri ma non deboli. Con questo spirito, non è la mano che taglia, non la spada, ma è l’intero corpo. Il centro della forza deve scaturire dall’hara (situata al centro della regione addominale).

 

Ancora sul momento dell’estrazione.

 

A proposito della traiettoria della lama, la mano sinistra impugna il fodero e guida nella corretta direzione la spada mentre la mano destra afferra l’impugnatura e prosegue esattamente nella stessa direzione terminando il taglio; tuttavia, se si è rigidi ci si trova in difficoltà, se troppo morbidi si è deboli, se troppo enfatici ci si affatica. Detto in altre parole, quando spirito, energia, forza, spada e corpo diventano tutt’uno, solo allora si può parlare di “vero iai”».

 

Ôno Kumao, maestro di iaidô dello stile Hôki ryû.

 

Il suono del vento,

attraverso il bambù,

quand’è passato,

la voce tace.

Il riflesso delle oche selvatiche

che sorvolano le acque gelide,

quando sono passate,

il riflesso svanisce.

 

Da Aforismi sulla radice degli ortaggi di Hong Zicheng (XVII secolo)

   

da: Yamakoshi M. sensei , way-of-the-samurai.com

«Lo stato della spada inguainata nel fodero (saya) è come il completo silenzio del Principio Supremo (taikyoku). Finché la spada rimane inguainata nel fodero gli elementi yin e yang formano un’unità. Nel momento stesso in cui il sigillo del koikuchi è aperto, Cielo e Terra e tutto il resto iniziano a prendere le loro posizioni, e quando la spada uccide l’avversario in due e la vittoria è raggiunta, sembra che fin dall’inizio la Verità Divina (shimmei) esistesse già nel fodero (saya). Quindi, anche prima di estrarre la spada e tagliare l’avversario in due, il posizionamento di Cielo e Terra e la rivelazione della Verità erano già nascosti nella saya».

 

 

 

Koi Kuchi Kiri (o Koiguchi wo Kiru ndc), cioè “taglio bocca della carpa”, si riferisce al movimento con cui si “stacca” la spada dal fodero. L’entrata della saya assomiglia alla bocca (kuchi/guchi) della carpa (koi)  da cui il nome della tecnica.

 

 

Pensiamo di  mettere in evidenza la profonda relazione che lega le tre citazioni:

 

«(dopo la cascata impetuosa) nessuna onda, nessun suono. La sensazione deve essere come di un profondo abisso, ricolmo e immoto sin dalla notte dei tempi».

 

«… la voce tace … il riflesso svanisce».

 

«anche prima di estrarre la spada e tagliare l’avversario in due, il posizionamento di Cielo e Terra e la rivelazione della Verità erano già nascosti nella saya».

 

One Reply to “Iai no kokoro”

  • Bellissimo, sublime…….un grande stimolo per crescere cercando tutto questo nella pratica dello Iaido.
    Grazie di cuore
    Marco Spagnoli

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