Seimeishin

清明心

UN CUORE PURO E LUMINOSO

Pubblichiamo un brano altamente educativo da: Kokutai no Hongi – L’essenza del Giappone (o Il vero significato del Kokutai), Idrovolante Edizioni, un testo che il praticante di Spada giapponese dovrebbe tenere presente.

Un cuore sincero è la caratteristica più genuina dello spirito umano. La base della vita di un uomo risiede nella sincerità e attraverso essa diviene un tutt’uno con ciò che lo circonda, dandogli vita e armonizzandosi col mondo.

Kamo no Mabuchi (1697-1769) e Mitsue Fujitani (1768-1823), in particolare, hanno dato una spiegazione importante del concetto di sincerità. Parole sincere corrispondono ad azioni vere. Parola e azione devono coincidere nella sincerità, ovvero ciò che è stato detto deve essere realizzato senza fallire. La verità risiede alla base delle parole e delle azioni.

Mitsue suddivide questo spirito in henshin (eccentricità), hitaburu kokoro (un cuore determinato) e makokoro (un cuore sincero). Henshin è un cuore egoista mentre hitaburu kokoro è un cuore che si comporta in maniera ostinata. Nessuno di questi può essere definito un cuore perfetto. Makokoro è un cuore che segue i propri desideri ma senza superare i limiti morali. Questo tipo di cuore è la manifestazione più pura che risiede nelle opere, nelle parole e nelle azioni e, non facendosi influenzare da nulla, è libero da qualsiasi ostacolo.

Ovvero, un cuore sincero, che prende le distanze dal proprio ego, dà vita ad un’azione genuina. Infatti la sincerità unisce tutte le cose e le rende libere dalla corruzione. La sincerità che si manifesta nell’arte diviene bellezza, nella moralità diviene bontà e nella conoscenza diviene autenticità. È da notare come la sincerità risieda nella fonte da cui sgorgano bellezza, bontà e veridicità. Quindi essa rappresenta un cuore cosiddetto limpido, puro e onesto, ovvero seimeishin (alla lettera “un cuore puro e luminoso), ed è l’origine del nostro spirito nazionale.

La sincerità è la fonte della ragione, della volontà e delle emozioni. Di conseguenza la saggezza, la benevolenza e il coraggio possono essere considerati come manifestazione della sincerità. La Via del nostro Paese non presuppone che sia soltanto sufficiente il coraggio. Far erompere il coraggio equivale ad avere un coraggio avventato, perciò il coraggio e la benevolenza devono andare di pari passo. Per far sì che si manifestino il coraggio e la benevolenza è indispensabile la saggezza. In altre parole, queste tre caratteristiche realizzano il loro dovere soltanto se convergono nella sincerità.

Meiji tennō nel Rescritto Imperiale per i soldati e i marinai (del 4 gennaio 1882) mostra le cinque virtù – lealtà, educazione, coraggio, fedeltà e temperanza – e indica come poter rimanere fedeli a queste attraverso la sincerità:

«I cinque punti menzionati sono le virtù che un soldato non deve trascurarare neanche per un istante e per fare questo è fondamentale possedere la sincerità. Dopotutto questi cinque punti rappresentano lo spirito dei nostri soldati e, a sua volta, la sincerità costituisce lo spirito delle cinque virtù. Senza un cuore sincero qualsiasi buona parola o buona azione è soltanto un ornamento che non ha alcuna funzione. Se un cuore è sincero tutto può essere realizzato».

Per di più, le azioni svolte con sincerità sono azioni genuine. Parole genuine diventano azioni genuine e le parole che possono diventare azioni sono davvero parole autentiche. Questi concetti sono alla base della teoria del potere delle parole del nostro Paese e le parole che non possono divenire azioni bisogna essere discreti e non pronunciarle. Questa è la sincerità del cuore dell’uomo.

Le parole che sono piene di sincerità sono parole che hanno potere e sono portatrici di grandi azioni, ovvero hanno una forza infinita e comunicano ampiamente senza fine. È di questo che si parla quando nel Man’yōshū si dice che il Giappone è “un Paese dove il potere delle parole rende felici”, ma al contempo si dice anche che il Giappone è “la Terra delle divinità che non ha bisogno delle parole”. A primo impatto questa sembra essere una contraddizione, ma in realtà non è così.

Se si pronuncia una parola bisogna, poi, necessariamente metterla in pratica. Di conseguenza non ci sono parole che non possono essere messe in pratica o che vengono pronunciate senza motivo.

Nel momento in cui si dichiara qualcosa bisogna necessariamente agire, perciò, dal momento che le parole sincere hanno un loro potere, inevitabilmente devono essere messe in pratica. Quindi, alla base delle parole che possono divenire azioni c’è la sincerità. Non ci dev’essere alcun sé nella sincerità. Mettendo totalmente da parte se stessi, quando si parla e si agisce risplende la verità.