Tempo e pensiero: due ladroni assassini

Carissimo Lettore, inizio con una domanda: che relazione intrattieni con il Tempo?

Già il Tempo: questo ladrone assassino che non puoi fermare e che attimo per attimo fa sì che il tuo corpo si trasformi deteriorandosi e proceda invariabilmente in direzione della morte.

E allora, ripeto la domanda, che relazione intrattieni con il Tempo?

Tu hai un corpo grazie al quale puoi espletare tutte le azioni che riempiono il tuo vivere, un battito di ciglia di cui non conosci la durata: mangiare e bere, defecare, copulare, leggere, lavorare, viaggiare, divertirsi e via dicendo.

Ma ciascuna di queste azioni scorre via inesorabilmente, e ciò anche quando la ripeti. E il corpo col quale la compi si trasforma e si deteriora (anche se tu non ci fai caso) sicché davvero azione e corpo sono un sogno che svanisce in continuazione: l’azione velocemente, il corpo più lentamente.

E se a questo giochino tragico aggiungi il tuo pensiero, la frittata è bell’e fatta. Sì, tu non solo compi azioni che volano via; non solo le compi con il corpo che si sta deteriorando, ma aggravi la situazione col Pensiero, altro masnadiero evanescente che ti illude di contare qualcosa, di capire qualcosa, di desiderare qualcosa, di ottenere qualcosa, di accaparrarti qualcosa. di “realizzare” qualcosa. Un ladro assassino che siccome ti batte continuamente nella testa ti fa credere che sia concreto e quindi strumento di inquadramento delle situazioni (“io so come stanno le cose”) in cui vieni a trovarti, mentre la morte si avvicina a passi felpati.

In breve, Tempo e Pensiero ti violentano e ti illudono senza sosta, fino al momento, che non conosci, dello schianto mortale.

E tu, praticante di Budo, che ne dici di tutto ciò? Che ne sarà di tutti i traguardi che hai raggiunto, di tutti i riconoscimenti che hai ottenuto, di tutte le soddisfazioni di cui ti sei nutrito, di tutto ciò che (tu credi) ti abbia “migliorato”, quando il tuo corpo sarà definitivamente distrutto dal Tempo ed il Pensiero svanirà definitivamente trascinando nel nulla la tua mente illusa?

E se il Budo fosse un’altra cosa?