Reiho – Saho

○ Rispetto per il Divino: Shinzen ni rei 神前に礼 

○ Rispetto per gli Altri: Otagai ni rei お互に礼

○ Rispetto per il Dojo: Dojo ni rei 道場に礼

○ Rispetto per la Spada: Torei 剣 礼

○ Rispetto per la Natura: Shizen ni rei 自然に礼

礼法

Occorre sottolineare con forza l’importanza del Rei Ho: Precetti (礼)del Rei (法), chesignifica etichetta, saluto, inchino, deferenza, considerazione, riguardo, stima, in una parola, rispetto. La nobile Disciplina della Spada giapponese è del tutto inconcepibile senza il Rei Ho (vissuto e non soltanto saputo e citato) che con i suoi cinque precetti richiama la mano, la quale per essere pienamente efficiente, deve poter fruire di tutte le cinque dita. I Cinque Principi sono simboleggiati dai cinque petali del sakura.

Per la sua imprescindibilità, possiamo dire che il Rei Ho “precede” la Spada, ovvero che la Disciplina della Spada non ha alcun senso in mancanza del Rei Ho. Oppure potremmo dire che è la Spada ad esigere il Rei Ho, se essa ha da essere nobile strumento del gentiluomo e non l’arma del sicario, o, come va di moda nei tempi moderni, un mezzo per acquisire gradi, fama e visibilità.

Quindi il sincero praticante di Spada giapponese coltiva senza sosta il:

  Rei no Kokoro 礼の心: lo spirito del rispetto.

SAHO

作法

Saho significa Precetti (法) del Fare (作), cioè cerimoniale, e concerne tanto un fiero e dignitoso atteggiamento del corpo, sia nel movimento che nella stasi, quanto un decoroso abbigliamento (chakuso). Saho concerne anche il linguaggio, che ha da essere cauto, moderato e privo di asperità soprattutto quando necessita di essere perentorio. Impossibile scindere l’atteggiamento e l’abbigliamento corporei da quello linguistico.

«Anche il saho (comportamento, etichetta) ed il reiho (inchino rispettoso) riguardano l’utilizzo della spada e la sua spiritualità, così come il dojo assume un ruolo fondamentale in quanto considerato un luogo sacro. Per questo motivo fin dall’inizio ho insistito sul fatto che il dojo dovesse essere tenuto pulito e sul fatto che quando si entra/esce da esso è fondamentale inchinarsi per annunciare la propria presenza in maniera appropriata. I seminari venivano tenuti all’interno di grandi strutture sportive che in quelle occasioni diventavano veri e propri dojo.

Per insegnare l’importanza delle buone maniere anche al giorno d’oggi continuiamo a verificare la pulizia degli ambienti che ospitano gli allenamenti e ci inchiniamo quando entriamo/usciamo dagli stessi».

                              Ishido Shizufumi sensei (da rkstonell@googlemail.com)

Da notare che all’inchinarsi non appena entrati, qualsiasi luogo diventa un dojo.