In morte di un samurai

«Come una lama

In una brace senza fiamme,

Scaldati, mia Anima!»

«Sembra bello l’indicare qui che i Giapponesi considerano la Sciabola di Guerra come una cosa sacra. La sua fabbricazione è oggetto d’un autentico rito che esige inviolabili regole: gli armaiuoli, prima di lavorare e di rivestire i loro abiti da cerimonia, devono purificarsi e purificare la forgia. La tempra delle lame è assolutamente segreta, da secoli, e non può che essere trasmessa oralmente da maestro ad alunno.

Infine, il maneggiamento della Sciabola è sottomesso a regole molto precise: non bisogna mai guardare la lama quando la si tira fuori dal fodero o quando ve la si rimetta; non bisogna mai prendere la lama a mani nude ma sempre utilizzando una stoffa che è il kukusa; infine si bada di non parlare mai davanti alla lama, nel timore che il fiato possa appannarne la lucentezza. Così la lama della Sciabola è il simbolo dell’anima del Samurai».                                                                                                             

Pierre Pascal, In morte di un samurai

In tre versi e poche righe lo spirito dello I-AI.