Non c’è poi così tanto da fare

AFORISMI DI LINJI (LIN-CHI)

Linji (810/15-867 d.C.) è stato uno dei più importanti maestri zen di sempre. Il suo metodo si basava sulla consapevolezza che ogni essere umano ha bisogno soltanto di risvegliarsi alla sua vera natura e di vivere come una persona semplice. Centrale nel suo insegnamento è il concetto di “persona senza impegni”, come colui o colei che non corre più dietro all’illuminazione e non si aggrappa più a nulla, neanche al Buddha stesso. Una tale persona, essendosi fermata, non è più vincolata da nulla, neanche da teorie e insegnamenti.

Thich Nhat Hanh ha divulgato gli insegnamenti di Linj tramite il libro “Nulla da cercare”edito da Astrolabio nel 2010.

Riteniamo che il praticante di I-AI debba fare tesoro delle citazioni che seguono.

«A mio avviso non c’è poi così tanto da fare, se non essere semplici, vestirsi, mangiare e trascorrere il tempo senza fare nulla.

Sii padrone di te stesso, ovunque tu sia, e fa di quel luogo la sede del tuo risveglio.

Non venite da me cercando qualcosa. L’illuminazione, la felicità, la stabilità e la libertà che cercate sono già in voi.

Le persone del nostro tempo non riescono a realizzare i frutti della pratica. Perché è così? Perché non hanno la virtù della fiducia in se stessi. Poiché non avete fiducia in voi stessi, siete sempre preoccupati e correte ansiosamente dietro ogni sorta di oggetti al di fuori di voi, allora questi oggetti vi fanno girare a vuoto e vi fanno perdere tutta la vostra libertà.

Se siete capaci di porre fine al pensiero che va a caccia degli oggetti esterni, vedrete che non c’è differenza tra voi stessi e il nostro maestro, il Buddha.

Se non volete essere diversi dal Buddha, il nostro maestro, non correte dietro alle cose al di fuori di voi.

Ogni luogo è un luogo di arrivo, ogni luogo è una vera casa per il praticante.

Non c’è nulla che non sia profondo e meraviglioso, non c’è nulla che non sia liberato.

Quando è necessario camminare, camminate. Quando è necessario sedere, sedete. Non desiderate neanche per un momento lo stato di Buddha.

Venerabili monaci, il tempo è molto prezioso. Dovreste fermare la mente che è sempre in cerca di qualcosa, che corre alla casa del vicino per studiare lo zen, per imparare la via, in cerca di una frase, di parole, di maestri, di Buddha, di un buon amico spirituale. Non prendete questa direzione sbagliata.

La persona più nobile è quella che non ha nulla da fare. L’unica cosa che dovreste evitare è pensare a ciò che farete. Tutto ciò di cui avete bisogno è essere persone semplici, essere padroni di voi stessi ovunque voi siate e usare questo luogo come la vostra piattaforma del risveglio. Se continuerete a pensare e a calcolare come dirigere la vostra ricerca verso ciò che sta al di fuori di voi, avrete commesso un grave errore.

Non cercate il Buddha, Buddha è solo un termine vuoto.

Dovreste essere padroni di voi stessi in ogni circostanza; siate ovunque la vera persona, non permettete alle condizioni esterne di trascinarvi via.

Qualcuno domandò: “Chi è Buddha e chi è Mara? ”. Il maestro rispose: “se nella vostra mente rimane anche soltanto una singola nozione di dubbio, quello è Mara. Se arrivate alla comprensione della natura senza nascita di tutto ciò che è, e riconoscete che la mente è un magico spettacolo, che non c’è né oggetto, né fenomeno che abbia una reale esistenza, allora, ovunque siate, c’è purezza e questo è il Buddha. Tuttavia le persone pensano generalmente che il Buddha e Mara siano due mondi differenti: uno puro e l’altro impuro. Per come vedo io le cose, il Buddha non è, gli esseri viventi non sono, il passato non è, né è il presente. Se realizzate la verità, la realizzate direttamente. Non avete bisogno di prender tempo per realizzarla. Non avete bisogno di coltivare, non avete bisogno di realizzare, non c’è guadagno o perdita. In nessun altro tempo può esserci un insegnamento diverso da questo. Se c’è un insegnamento diverso da questo, direi che è solo un sogno, uno spettacolo magico. Questo è tutto ciò che desidero dire.

Tutti e tre i regni (del desiderio, della materia e dell’immateriale)  hanno origine nella mente, tutto ciò che esiste ha origine  nella coscienza. Ecco perché tutte le cose sono sogni illusori, atomi immaginari che cadono di fronte ai nostri occhi. Perché ci dovremmo affaticare correndogli dietro?

Le afflizioni hanno origine nella mente. Se non c’è mente, in che modo le afflizioni possono ostacolarci?

La visione profonda non era con me sin dal giorno in cui mia madre mi mise al mondo, ma è giunta attraverso perfezionamento, rifinitura, addestramento, esperienza e indagine e allora, un giorno, mi aprì un varco verso la verità.

Amici miei, se desiderate avere una corretta visione profonda della verità, non permettete agli altri di ingannarvi. Qualsiasi cosa vi accada, che venga da fuori o da dentro, dovreste ucciderla immediatamente. Se incontrate il Buddha, uccidete il Buddha. Se incontrate il maestro o un arhat, uccidetelo. Se incontrate i vostri genitori, uccidete i vostri genitori. Solo allora potrete essere liberati. Non permettete alle cose di vincolarvi e sarete liberi e a vostro agio.

In nessun luogo sarete in grado di trovare le cose chiamate nascita e morte. Non c’è nulla se non parole vuote, atomi illusori che cadono davanti ai vostri occhi, non sono cose che vale la pena di cercare con un duro lavoro. Quando lo vediamo, siamo in grado di lasciar andare ogni realizzazione e ogni insuccesso, il giusto e l’errato.

Amici miei, se desiderate diventare Buddha, non siate schiavi di tutti i fenomeni esistenti. Quando la mente sorge, gli oggetti della mente sorgono. Quando la mente non sorge, gli oggetti della mente non sorgono. Quando pensiero non sorge, nessun fenomeno esistente ci può danneggiare».