Kime

Kime 決め è la forma nominale del verbo kimeru, che significa “decidere”, “determinare”. A sua volta, questo verbo proviene dal giapponese antico kimu (決む) che vuol dire proprio essere decisi, concludere qualcosa, essere risoluti.

Sinteticamente può definirsi come “estrema decisione”;

è l’essenza di ogni tecnica, è una proiezione verso l’esterno nella tecnica che ha origine dall’equilibrio psico-fisico la cui fonte è lo hara ;

è l’espressione dell’energia in un’azione condotta “come se non vi fosse domani”, senza pensare a nulla, né al passato né al futuro: Issha ZetsuMei – tutta la vita in un colpo solo.

Issha Zetsu Mei

Kime è “persistere nel fare”, “andare fino in fondo;

si riferisce alla tensione improvvisa intenzionale del corpo nel momento finale di una tecnica; mira alla trasmissione della propria forza al corpo dell’avversario attraverso un’onda d’urto;

è una diretta emanazione di una scelta personale di manifestare le proprie intenzioni più autentiche e profonde, e non solo di apparire; si potrebbe dire che in esso agisce lo spirito stesso di chi agisce, e quindi è un importantissimo tramite che tenta di coniugare il fare all’essere;

è indissolubilmente legato al concetto di agire con determinazione ma con pieno senso di responsabilità per ciò che si fa;

nello I-AI è tagliare con perentoria decisione, determinazione, ma, attenzione, è anche ELEGANZA NEI MOVIMENTI.

Troviamo il kanji 決 in

 決行 kekko: svolgimento, esecuzione, realizzazione, risoluzione nonostante le difficoltà,

e in

決 闘  ketto: duello. Oveto (tatakau) significa battagliero.