Tornare alla coscienza arcaica

Bisogna imparare a percepire a partire da una sensibilità profonda, intuitiva, pre-razionale.

L’educazione Zen è calata in questa ‘coscienza arcaica’ che è pienezza e unità con se stessi e con il tutto.

Fin dal primo momento in cui sedete in Zazen realizzate questa pienezza.

Anche Dōgen Zenji afferma vigorosamente che sin dal primo momento in cui ci si siede in Zazen appare evidente questa pienezza.

E questa pienezza non è limitata in sé, ma si estende a tutte le forme di vita e non solo a quelle coscienti.

Oggi, attraverso le teorie costruttivistiche siamo in grado di capire che le demarcazioni, il nostro senso di separazione, sono il risultanto delle nostre proiezioni culturali, di culture ormai povere che hanno perso il legame col tutto e con questa ‘coscienza arcaica’.

Un bambino piccolo non percepisce queste demarcazioni, così come non le percepisce il poeta, il mistico. Essi sono incapaci di viverle nettamente pensandosi separati, io da una parte, tutto il resto dall’altra, e questa coscienza arcaica gli permette di vibrare con il mondo.

L’amore stesso è fatto di non-demarcazione, è la crisi della demarcazione. Altrimenti è possesso e diventa tutt’altra cosa.

Taigō Kōnin Spongia sensei (kenzenichinyo.blog)